Il primo trailer di 28 anni dopo ci ricorda che, ragazzi, 28 giorni dopo è stato sicuramente influente

Il primo trailer di 28 anni dopo è arrivato ed è un promemoria teso e meditabondo del motivo per cui questo revival del franchise è così eccitante.

Il ritorno del regista Danny Boyle nella terra degli zombi sembra fantastico: come suggerisce il nome, è ambientato 28 anni dopo il thriller originale sui non morti e mostra un mondo che, dopo aver fatto i conti con gli orrori barcollanti creati dal virus "Rage", ora sta avendo per fronteggiare il ritorno virulento dell’epidemia.

Boyle torna al posto di regista 22 anni dopo l'uscita del film originale, appena 6 anni prima dei 28 anni di attesa del titolo, con questo terzo capitolo della serie dopo il sequel di 28 settimane dopo del 2007, diretto da Juan Carlos Fresnadillo.

Boyle è nuovamente affiancato da Alex Garland (Civil War, Dredd, Annihilation), lo scrittore del film originale, di nuovo qui con compiti di scrittura.

È un trailer piuttosto cupo, ma sicuramente emozionante: un verso metronomico scorre in sottofondo mentre vediamo una sessione di visione televisiva dei Teletubbies bruscamente interrotta da una folla di zombie con le urla di bambini spaventati.

Appaiono le star Aaron Taylor-Johnson e Ralph Fiennes, entrambi armati e che vagano per la campagna inglese, piena di mucchi di teschi e di scorci di nudisti zombi. E quella Cillian Murphy, la star del primo film, è stata zombie in un campo?

… Potrebbe essere un po' azzardato: la squisita mascella di Murphy viene ingiustamente scambiata per un cadavere scarno. Ma questa volta potrebbe essere proprio il tipo di sorpresa che Boyle avrà bisogno di fare per tenere gli spettatori sulle spine.

Questo perché il regista ha davanti a sé una bella sfida con 28 anni dopo. La sua interpretazione schietta e piuttosto britannica del film sugli zombie con 28 giorni dopo è stata una rivelazione: una Londra desolata, i disperati e terrificanti istinti di sopravvivenza degli umani altrettanto pericolosi quanto le loro controparti in decomposizione.

È stato incredibilmente influente, forse troppo per gli scopi di Boyle qui. The Last of Us, The Walking Dead: tutti seguirono la sua scia, prendendo molti spunti dal film di Boyle.

In quanto tale, c'è un senso di familiarità tra il terrore mostrato qui. Boyle dovrà scavare in profondità per sfuggire all'orbita dei media ispirati dal suo film originale. Ma se c'è qualcuno che può farcela, quello è Boyle.