Nei panni di Mary Jensen, l'oggetto del desiderio assolutamente luminoso nella schifosa commedia dei fratelli Farrelly - una laureata a Princeton con uno studio ortopedico di successo, che ama il golf e ha un senso dell'umorismo deliziosamente impassibile - l'attore più che tiene testa al suo fianco artisti del calibro di Ben Stiller e Matt Dillon, e nel frattempo ha ottenuto la sua prima nomination ai Golden Globe. Sì, te lo ricorderai per il suo, ehm, gel per capelli non convenzionale, ma c'è anche una ricchezza di ispirazioni stilistiche di fine anni '90, dalle sue mollette e micro occhiali da sole al suo denim, maglie senza maniche, abiti da festa con spalline e, ovviamente, quello bob scalato invidiabile.
Nelle sue scarpe(2005)
La ragazzina selvaggia e senza scopo Maggie Feller (Diaz) è l'antitesi irresponsabile e irresponsabile della sua puritana sorella maggiore, Rose (Toni Collette), nella toccante saga familiare di Curtis Hanson. C'è una certa durezza e veleno nella prima che la distingue dalle precedenti creazioni più angeliche dell'attore - un diritto da sorella minore, un risentimento latente, una pericolosa incoscienza - ma man mano che la conosciamo, i suoi contorni si ammorbidiscono, rivelando un'ansia , donna paurosa che non è mai completamente cresciuta. È una passeggiata sul filo del rasoio che gestisce con stile.
La vacanza(2006)
Versane uno per Amanda Woods, la potente dirigente di Hollywood sempre sfortunata in amore, estremamente priva di emozioni, che ha dovuto sopportare un ex traditore, arrancando nella neve con tutti i suoi bagagli, superando furgoni su strette strade di campagna e la mancanza di un adeguato riscaldamento centralizzato nel suo piccolo e pittoresco cottage nel Surrey – mentreKate Winslet è arrivata letteralmentefare joggingattraverso la sua villa a Los Angeles– tutto prima che avesse la possibilità di fare l'amore con Jude LawSignor Testa Tovagliolonel piatto natalizio di Nancy Meyers. ILSequenza "Il signor Brightside".riassume perfettamente l'eterno fascino di Diaz: in qualche modo riesce a essere sia una creatura straordinariamente bella, quasi mitologica, sia anche totalmente, esilarantemente riconoscibile.